Descrizione
Nonostante non sia ancora stato possibile individuare con precisione il sito in cui sorgeva l’antichissima città di Alba Longa, legata dal mito alla nascita di Roma, gli archeologi tendono a collocarla nel territorio dell’attuale cittadina di Castel Gandolfo, oggi nota soprattutto come sede del Palazzo Apostolico e delle Ville Vaticane, riservati ai soggiorni di villeggiatura dei papi e aperti al pubblico durante il resto dell’anno.
Già l’Imperatore Domiziano, nel I secolo d.C., deve aver amato questi luoghi, perché scelse di farsi costruire proprio qui un gigantesco complesso residenziale, organizzato su tre livelli, i cui resti più consistenti sono oggi visibili nel giardino di Villa Barberini, una delle Ville Pontifice.
Castel Gandolfo, affacciato scenograficamente sul lago Albano e inserito tra i borghi più belli d’Italia, deve il suo nome ai Gandolfi, la famiglia che costruì il primo castello e resse il feudo fino al XIII secolo, periodo in cui sono attestati nel territorio i Savelli. A causa di un considerevole debito che questi ultimi maturarono con la Camera Apostolica, e che non riuscirono a pagare, il castello e le terre circostanti passarono, nel 1596, ai possedimenti pontifici.
Urbano VIII Barberini fu il primo Papa a utilizzare regolarmente il Palazzo, del cui ampliamento incaricò l’architetto Carlo Maderno. Negli stessi anni suo nipote Taddeo si faceva costruire una lussuosa residenza a pochi metri.
Anche Papa Alessandro VII, al secolo Fabio Chigi, si trattenne spesso nella cittadina, in cui fece erigere una piccola chiesa progettata da Bernini (edificata a seguito della demolizione di un precedente edificio di culto dedicato a San Nicola), che ancora custodisce la splendida “Crocifissione”, pala d’altare dipinta da Pietro da Cortona.
Nel 1929, con i Patti Lateranensi, acquisirono l’extraterritorialità dallo Stato Italiano sia il Palazzo che le Ville; queste ultime si componevano e si compongono ancora di tre unità: i Giardini Vaticani, la Villa Barberini di cui si è detto, e la Villa Cybo inglobata nei possedimenti papali da Clemente XIV, nel Settecento.
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