Descrizione
Il centro abitato di Ariccia sorge oggi su uno sperone roccioso che aveva ospitato l’antica Acropoli, affacciato sull’omonima valle in cui si trovano i resti delle città latina Aricia.
Il borgo storico del paese, costituito dalla Piazza della Repubblica circondata dal Palazzo Chigi e dalla Chiesa dell’Assunta, è il frutto del lavoro di rielaborazione e ricostruzione diretto da Gian Lorenzo Bernini.
Il Palazzo fu fatto erigere nel Cinquecento dalla famiglia Savelli che aveva il controllo della città, e che lo vendette, negli anni Sessanta del secolo successivo, ai Chigi (proprietari anche del Palazzo romano attualmente sede del Presidenza del Consiglio). Questi ultimi erano all’epoca estremamente potenti, e certamente dovevano parte del loro prestigio al fatto di avere tra loro un Pontefice: Alessandro VII. Fu proprio lui a incaricare il Bernini dei lavori di risistemazione del Palazzo, che venne così trasformato nella splendida dimora barocca che è ancora oggi. L’edificio, ceduto dal Principe Agostino Chigi Albani della Rovere al Comune nel 1988, è stato adibito a Museo e vanta un’importante collezione di dipinti, sculture e arredi, prevalentemente seicenteschi, oltre ad essere circondato da un parco di 28 ettari, ultimo frammento dell’antico bosco sacro alla dea Diana. Nel 1962 Luchino Visconti girò nella residenza “Il Gattopardo”, una delle sue opere maggiori.
Dall’altra parte della Piazza, incontriamo la Colleggiata di Santa Maria Assunta, realizzata anch’essa su progetto di Bernini e consacrata nel 1664 con una messa celebrata dallo stesso Alessandro VII.
Oltre a questi edifici, furono affidati al celebre artista e a un gruppo di suoi aiutanti anche la viabilità, che riprogettarono, la costruzione della Chiesa di San Nicola e il restauro del Santuario di Santa Maria di Galloro, in cui è custodita una veneratissima icona mariana.
Sulla Piazza affaccia anche un’altra costruzione molto interessante: la storica Locanda Martorelli, che ospitò numerosi artisti e letterati richiamati ad Ariccia dalle sue bellezze; la città infatti, come quasi tutti i Castelli Romani, coatituì una tappa fondamentale di quel viaggio di formazione, il Grand Tour, che, tra il Settecento e il secolo successivo, era considerato un’esperienza fondamentale per l’accrescimento culturale dei giovani europei appartenenti a famiglie facoltose. Nella Locanda, che è oggi un museo, è conservato un ciclo di affreschi realizzati dal pittore polacco Taddeo Kuntze nel XVIII secolo, incentrato sulla fondazione mitologica di Ariccia.
Fuori dal centro del paese sono ancora visibili i ruderi di una villa romana, secondo alcune fonti appartenuta all’Imperatore Vitellio, che regnò per pochi mesi nel 69 d.C.
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